L’innamorata (3)

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(A proposito di Giulia)

Giulia per vivere mangiava ma per mangiare doveva fare la spesa cosicché le occorreva spesso del denaro, denaro che normalmente riusciva però a farsi consegnare in cambio del suo tempo libero. Cioè, una parte del suo tempo libero, che una volta dato in cambio non era però più libero ma diventava occupato. Ma lei sapeva in anticipo quale del suo tempo sarebbe restato libero e quale occupato; per questo motivo il tempo era spesso pre-occupato, ma lei no, lei non era preoccupata e mangiava regolarmente.  

Nonostante tutto ciò, Giulia non era felice. Le mancava qualcosa, anzi, qualcuno. Attendeva una risposta alla sua lettera.

Il tempo, però si sa, è come un treno che passa: può essere lungo e veloce nello stesso momento. E in quel periodo il tempo per lei passava veloce ma era così lungo che sembrava non passare mai.

(Mi dispiace far aspettare Giulia, ma la verità è che in questo modo posso avere un po’ di tempo per pensare a come andare avanti nel racconto. J. Iobiz)

8 pensieri su “L’innamorata (3)

  1. Quando s’inizia a scrivere hai tutto dentro, ma non sai mai come cominciare…Giulia è un personaggio moderno, rappresenta una di noi, coi tempi corti e mai tempo libero e chissà perchè già è simpatica… Quindi scrivi il resto ,voglio leggerlo…. Ciao

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  2. Vive in un tempo talmente presente che quello occupato è passato è quello libero diventa futuro d’attesa… una vita spesa come davanti ad un tabellone dei treni in transito. Mangerà tra una fermata e l’altra … ne hai di tempo per scrivere e dar tempo a Giulia di aspettare sperare e riposare …

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