Con il ricordo delle lacrime, non con le lacrime agli occhi

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La seconda regola è avere le idee chiare; non si scrive perché si vuole scrivere qualcosa ma perché si ha qualcosa da dire. Anche questo lo ha detto uno scrittore famoso, ma non mi ricordo chi. Per quanto mi riguarda credo di avere le carte in regola: qualcosa da dire ce l’ho, e spero anche che ci sarà qualcuno ad ascoltare, cioè a leggere questo mio nuovo libro, e non mi succeda come quando scrissi un altro libro – che però era senza introduzione – che lo comprarono solo gli amici e i parenti – e per fortuna ne ho molti.

Che poi, tutti mi dicevano che quel libro lì era un libro triste, e io dicevo di no, ma invece avevano ragione loro. E c’era un motivo, ma io l’ho capito dopo, quando mi accadde di ascoltare uno scrittore famoso; uno bravo, che ora…

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