La storia di Jakob (4)

All’età di diciassette anni, sua madre tentò di farlo arruolare, contro la sua volontà, all’Accademia Navale; lui diceva di essere scampato a questo destino per il cotto della ruffia, detto la cui probabile ma opinabile spiegazione era riportata nel Vocabolario della lingua italiana curato da N. Zingaretti (edizione 2010), e nel Dizionario dei modi di dire (Milano, Barzanti, 2010) che faceva riferimento alla parola ruffia.

Il suo migliore amico fu Argo, un fedele quattro zampe, un buon esemplare di Cane Carasau, razza conosciuta talvolta anche come Cane Carasatu, tipico cane sardo, originario della Barbagia e diffuso in tutta la Sardegna; questo termine sardo deriva forse dal verbo Carasare, che significa tostare; perché si trattava in effetti di un cane tosto, cioè fiero.

Prima di Argo ebbe un altro cane: una femmina; si chiamava Fedra, e di lei non sono rimaste molte tracce, ma in alcuni suoi appunti si trova descritta come un bell’esemplare di Cagna Bàuda, tipico cane piemontese; un animale intelligente, da compagnia che secondo testi specializzati può essere accompagnato da un vino rosso corposo quale per esempio Barbera, Nebbiolo, Barbaresco o Dolcetto.

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