Ho aggiornato il blog. Dopo quasi un anno dalla nascita ho pensato che fosse arrivato il momento di presentarsi veramente, quindi…

Mi chiamo Fabio Iozzi, vivo in una piccola cittadina toscana, ho fatto e farò ancora per un po’ il libero professionista. Sono sposato, ho tre figli e due grandi passioni, la musica e i libri. Suono il basso e il contrabbasso e ho collaborato con musicisti di vario genere musicale. Quanto ai libri, che sono il vero argomento di questo blog, posso dire di aver fin da piccolo avuto un grande interesse per la lettura e la grande ambizione di scriverne uno. Solo nel 2017 però, all’età di cinquantasette anni, ho pubblicato il primo, Giorni imperfetti con L’Erudita di Roma, nel 2018 è arrivato il secondo, Il ragazzo che vedeva i coccodrilli con Scatole Parlanti di Viterbo, e ho successivamente scritto racconti pubblicati in antologie della casa editrice MDS di Pisa e di altri piccoli editori (rigorosamente non a pagamento). Stavo per pubblicare il mio terzo lavoro quando è arrivata la pandemia. Da quel momento Jakob Iobiz, personaggio di fantasia protagonista di un racconto che avevo scritto per l’antologia di MDS, ha preso il sopravvento. Visto che non si potevano più fare presentazioni in presenza, il mio mondo letterario si è riversato dentro Internet. È nato il blog jakobiobiz.com su WordPress e contemporaneamente hanno preso vita il poeta Diego Osvaldo Ardiles, il Collettivo Zubrowka e i vari account Facebook, Twitter, Instagram e YouTube. Nel 2021 ho pubblicato sei piccoli libri con la piattaforma KDP di Amazon. Li definisco piccoli libri perché sono normalmente inferiori alle centocinquanta pagine e perché il mio è un lavoro di scrittura artigianale, amatoriale; non sono uno scrittore professionista e i miei piccoli libri non hanno l’ambizione di competere con le pubblicazioni delle case editrici di fama nazionale. Tutto qui. Anzi no, un’ultima cosa: voglio spiegare che scrivo per comunicare le emozioni e le suggestioni che sento, e tento di farlo cercando di non essere mai banale. Se ci riesco oppure no non spetta però a me giudicarlo. Buona lettura, buona scrittura a coloro che scrivono, e buona vita a tutti!

F.I.

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