Una volta Doris Lessing pubblicò con lo pseudonimo di Jane Somers due romanzi, The diary of a good Neighbour e If the Old Could. La critica li ignorò e i romanzi non ebbero alcun successo; sembrarono morti appena nati. Lei, già molto famosa e con alle spalle decine di romanzi, ne rivelò successivamente la maternità in un’intervista e subito ci fu un mea culpa dei recensori e i libri ebbero un grande successo.
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Fabio Iobiz 
Ha fatto lo stesso anche l’autrice di Harry Potter con i suoi gialli firmati sotto pseudonimo. Anche questo romanzo è stato firmato con un nome d’arte, ed è di una bellezza sconvolgente: https://wwayne.wordpress.com/2022/05/01/il-mio-anno-a-tokyo/. L’hai letto?
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Le etichette servono anche per riconoscere il vino buono quando è già nel bicchiere… figuriamoci per scegliere i libri da pubblicare, certo che dà da pensare
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No, non l’ho letto
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Allora sono onorato di avertelo fatto scoprire: nella sua semplicità è davvero bellissimo. E lo stesso vale per quest’altro splendido libro: https://wwayne.wordpress.com/2023/02/01/una-scelta-difficile-2/. Grazie per la risposta! 🙂
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