Dicono che mio fratello è innocente
e lo è perché neppure esiste.
Solo un cataclisma potrebbe rovesciare
di colpo tutto quanto, il sopra e il sotto,
la vita e la morte e tutto avrebbe allora un nuovo inizio.
E io spero che arrivi presto quel cataclisma.
Quelli come me vagano
alla ricerca di relitti sotterranei,
verminazioni e sussurli nascosti
sotto la terra smossa,
aspettando di vedere la luna
per riemergere, anche se per poche ore,
con la bassa marea.
Come ci sono navi e marinai che affondano
il loro destino in mare,
ci sono uomini che affondano
silenziosi nella terra,
come lunghe radici
che vanno lentamente
a cercare il buio più profondo.
Io sto bene solo quando dormo
e infatti mi sveglio solo il venerdì.
Solo io posso riconoscermi
guardandomi allo specchio,
sono quello con lo sguardo contaminato dalla vita
sono quello che si sveglia solo il venerdì.
Orami sento di non avere più bisogno di nascondermi,
qua dentro nessuno mi troverà più
perché in verità nessuno mi sta più cercando.
E quando sarò stanco
me ne andrò via. Sarà un venerdì, lo so già.
Intanto inganno il tempo
e appendo alle pareti della cella
i miei falsi autoritratti: il figlio buono
che non sono stato, il padre
che non sarò mai e il soldato
morto valoroso nelle guerre
che non ha combattuto.
E in tutti quegli occhi
vedo il coraggio che non ho.
Mi consola pensare
che si è vecchi una volta sola,
e a volta mai.
Diego Osvaldo Ardiles
L’esistenza … è un po’ un essere gemelli siamesi …
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