Bassi profondi e claustrofobia

Fabio Iozzi Iobiz

Photo by Alina Vilchenko on Pexels.com

28 marzo 2021

#25

Ecco, sul contrabbasso non credo ci sia da dire molto di più, se non che quando ascolto le sue note profonde mi sento meglio. Certe volte, infatti, mi vengono degli attacchi di claustrofobia che mi impediscono di fare qualsiasi cosa, anche di dormire. È una faccenda seria, che sento dentro; ho letto che di claustrofobia ne esistono due tipi, una esterna e una interna; la mia è di quest’ultimo tipo, mi si chiude il cervello dentro e io ci rimango intrappolato. Ma se mi accade di ascoltare le note di un contrabbasso, però, mi passa. Quelle note lunghe, basse, quelle frequenze primordiali mi rilassano, e ho tentato di spiegarlo più di una volta alla signora che abita al piano di sopra che per me la musica è come una medicina, ma non è servito a nulla. Lei dice solo che…

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