Il sorriso impreciso

Riposare la testa

stanca su un cuscino

tendere l’orecchio

a un fulmine lontano,

ascoltarlo nel buio muto.

Occhi chiusi

per non vedere il silenzio

sentire la terra

ritornare primitiva,

ansimare il tempo vissuto.

Il sorriso impreciso

illumina i dintorni

della luna serena

cantando i nostri giorni d’amore

che il mare ha perduto

dimenticando e ricordando.

Le braccia nude

distese su un caldo parapetto,

chiavi chiuse in una valigia

insieme al caffè,

zollette di zucchero e tè.

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