Come navi che annegano
Il loro destino in mare,
Ci sono uomini che affondano
Come lunghe radici
Che vanno lentamente
A cercare il buio più profondo.
Solo un cataclisma potrebbe rovesciare
Di colpo tutto quanto, il sopra e il sotto,
La vita e la morte, e tutto avrebbe allora
Un nuovo inizio.
E lui spera che accada presto.
Quelli come lui vagano
Alla ricerca di relitti sotterranei,
Verminazioni e sussurli nascosti
Sotto la terra smossa,
Aspettando di vedere la luna
Per riemergere, anche se per poche ore,
Con la bassa marea.
Sta bene solo quando dorme
E infatti si sveglia solo il venerdì.
Solo lui può riconoscersi
Guardandosi allo specchio,
È quello con lo sguardo contaminato dalla vita,
Quello che si sveglia solo il venerdì.
Ormai sente di non avere più bisogno di nascondersi,
Là dentro nessuno lo troverà più,
In verità nessuno lo sta più cercando.
E quando sarà stanco
Se ne andrà via, un venerdì, lo sa già.
Intanto inganna il tempo
E appende alle pareti della cella
I suoi falsi autoritratti: il figlio buono
Che non è stato, il padre
Che non sarà mai e il soldato
Morto valoroso nelle guerre
Che non ha combattuto.
E in tutti quegli occhi
Vede il coraggio che non ha.
Lo consola pensare
Che si è vecchi una volta sola,
E a volta mai.