Non ne posso più di ascoltare questa retorica della guerra e della violenza. Vorrei far riflettere sulla falsità di affermazioni come: “Se nessuno si fosse mai ribellato saremmo ancora tutti schiavi”, oppure: “Le dittature vanno combattute con le armi”.
Non è vero.
Ci sono esempi recenti e clamorosi che dovremmo ricordare: la fine dell’Unione Sovietica, Gandhi, Mandela, Martin Luther King, per non dire di altre più lontane nel tempo ma ancora più grandi.
Invece, molte rivoluzioni violente e destituzioni di dittatori con interventi armati hanno avuto esiti infausti. Tra le ultime basta ricordare la Libia, la Siria e l’Iraq.
Quando scoppia una guerra, come quella scatenata da Putin, la prima cosa da fare è quella di farla cessare e non certo di tentare di allungarla o di trasformarla in un conflitto mondiale come stanno facendo gli USA e l’Europa.
Scusate lo sfogo!
Ma siamo impazziti? La solidarietà con il popolo ucraino occorre dimostrarla nei fatti, e specialmente ricordandoci che il popolo non è fatto solo di soldati e giovani ma anche di individui più deboli, i vecchi e i bambini.
In particolare, questi ultimi credo siano più interessati a sentire tacere immediatamente il rumore e la violenza delle bombe che alla democrazia, la libertà, la NATO e Putin.
La vera vittoria contro la guerra è farla cessare al più presto.
Oh fi all’ente qualcuno che ha la mia medesima visione sembrano davvero tutti impazziti invece di fermata il formentarla e che cavolo!!!
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Mi fa piacere che la pensiamo nello stesso modo, e credo che siamo anche in tanti
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