Non possiamo imporre a russi e ucraini cosa debbono fare ma dobbiamo interrogarci su cosa stiamo facendo noi. La domanda sempre più pressante è proprio questa: vogliamo alimentare una guerra “giusta” che ha come prospettiva il contrattacco e la vittoria dell’Ucraina? E, in questo caso, fino dove esattamente, fino al completo respingimento dei russi al di là dei confini del paese, oppure solo fino a quelli del Donbass e della Crimea, o addirittura alla caduta di Putin? Deve essere chiaro, così facendo il conflitto si prolungherà; non dovremo quindi stupirci se i morti e la distruzione aumenteranno, perché questa è la guerra, non ce ne sono di altri tipi.
Oppure vogliamo che la guerra finisca il prima possibile, anche con un risultato almeno temporaneamente ingiusto come per esempio la divisione dell’Ucraina?
È difficile, lo so, ma questa domanda non può essere ignorata e la risposta deve essere chiara. Se tra…
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La seconda che hai detto (cit.)
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