Il giorno dopo sarai allegro come il giorno prima?

In questo post, invece, il riferimento è al grandissimo Hemingway

Fabio Iozzi Iobiz

20 marzo 2021

(Una breve introduzione/5)

Stavo dicendo: basta che il giorno dopo tu sia allegro e contento almeno come il giorno prima, altrimenti, dopo aver gettato via diciotto delle venti pagine che hai scritto, vai a cercare anche quelle che hai scritto nei giorni precedenti per buttarne via altre quaranta o sessanta o… tutte quante!

A questo proposito, e cioè riguardo a sbalzi di umore, nervosismo, pessimismo, eccetera, ho letto che uno scrittore americano, famoso famoso, sosteneva che va bene scrivere quando si è ubriachi, ma poi, una volta sobri, occorre correggere quello che si è scritto; e pare che lui seguisse proprio questo metodo, e con ottimi risultati, visto che ha scritto pagine indimenticabili.

Ma io penso che allora, se lui doveva mettersi a bere, vuol dire che, anche se era famoso famoso, scrivere non gli bastava per farsi passare il nervoso.

Io, invece, bevo solo qualche birra…

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