
23 marzo 2021
(Una breve introduzione/11)
Comunque io, dopo che tutti mi avevano detto che il mio primo libro era triste – e hai voglia di spiegare che era triste solo perché parlava di cose tristi, tanto non cambiava nulla – ho pensato:
1. che è meglio se non scrivo più delle storie tristi;
2. che sarebbe stato diverso se avessi spiegato bene nell’introduzione qual era il motivo per cui erano tristi quelle storie, cosa che invece non avevo fatto – perché il libro era uscito senza un’introduzione, e io nemmeno ci avevo pensato che all’inizio del libro potessi mettere una bella introduzione – e questo, forse, è il motivo per cui quel libro non ha avuto grande successo.
Cioè, chi lo ha letto, quel libro, mi ha detto che gli è piaciuto, anzi spesso che le è piaciuto, perché la maggior parte sono…
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Un libro “triste” può essere bellissimo. L’importante è che non sia un libro “brutto” o “noioso”.
E poi il successo… esiste veramente? È così importante?
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D’accordo sul cercare di non scrivere libri noiosi 😊 anche se credo dipenda molto dal “gusto” del lettore. Chi scrive deve essere bravo e fortunato anche nel trovare lettori che abbiano gusti simili al suo.
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Per quanto riguarda il successo credo che il vero successo consista nell’avere un pubblico, cioè qualcuno che abbia attenzione a ciò che scrivi. Chi “pubblica” un post, un articolo o un libro lo fa per un “pubblico”. Detto diversamente siamo tutti alla ricerca di un pubblico 🤔
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