Le réfugié (4)

Fabio Iozzi Iobiz

Photo by Collis on Pexels.com

L’acqua era fredda e la corrente molto forte; resistei fino a quando le forze mi abbandonarono. Improvvisamente scomparve tutto, il freddo e la corrente. Avevo sentito dire che quando si muore non si fa in tempo ad accorgersene; ma in quegli istanti io stavo bene e non avrei saputo dire con precisione se ero vivo o se ero morto. In realtà mi sentivo più morto che vivo, almeno per come credo ci si potrà sentire da morti: un po’ come quando arrivi al termine di una corsa che ti ha portato via tutte le forze e non pensi più a nulla. Ma tutto questo non durò a lungo perché arrivò il dottore e con lui anche la luce, i dolori e tutto il resto. La prima cosa che pensai fu che era meglio se rimanevo morto ancora per un po’.

L’Istituto dove fui ospitato dopo…

View original post 327 altre parole

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...