(Microracconto)
Salvo è seduto in giardino quando vede sopraggiungere il vicino di casa e due carpentieri che lavorano nella palazzina di fronte.
La notte si è svegliato due volte. La camera da letto era buia, il silenzio perfetto gli nascondeva ogni cosa.
Ricorda: vorrebbe allungare la mano per sentire se Claudia è ancora accanto a lui. Una delle due volte in cui si è svegliato, la prima, ma non ne è sicuro, lei non c’era. È ritornato a casa da solo. Claudia era rimasta dall’avvocato dove avevano cenato insieme ad altri amici. Lei ha detto per l’ennesima volta che vuole prendersi una pausa. Salvo le ha chiesto una spiegazione, ma lei ha risposto che non ci sono spiegazioni, ogni cosa che nasce è destinata a morire; di quale altra spiegazione aveva bisogno? L’avvocato intanto recitava poesie, orrende poesie.
Salvo è tornato a casa da solo ed è andato a letto…
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Condivido. Tutto passa e se ne va, tristissimo da accettare per me..
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Be’, non è detto che tutto scompaia, forse si trasforma in qualcos’altro
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Esatto, così va molto meglio, ottima lettura 😝
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