
Il sopravvissuto – 1
Chi è stato qualche volta in bicicletta lo sa bene: quando si è impegnati a pedalare in salita non è consentita nessuna distrazione. E mio fratello Tommaso, in un certo senso, si era messo a pedalare dentro la sua testa; era impegnato a inseguire tutti i suoi pensieri, come se fossero rifugi in cima alle montagne. E il destino degli scalatori è quello di restare sempre da soli con se stessi. Ma con il tempo si abituano e non vedono neppure più chi li chiama ai bordi della strada.
Poi un giorno, mi disse che gli era accaduto di vedere la sua faccia allo specchio e aveva visto che piangeva. Sì piangeva, e non era la prima volta. Ricordo che nel pomeriggio si sedette vicino alla finestra e si mise a guardare giù.
«Cosa guardi?» gli chiesi.
«Non le vedi?».
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