L’innamorata (finale)

Fabio Iozzi Iobiz

Photo by Karolina Grabowska on Pexels.com

E invece un bel giorno, si fa per dire, il suo Leonardo scomparve. Giulia chiese sue notizie in giro e le dissero che era partito, che aveva cambiato città. «Ma porca miseria!», pensò Giulia, «poteva cambiare questa, di città!». C’erano così tante cose che non andavano bene! A cominciare dalla Posta, ad esempio, che dopo tutto quel tempo non le aveva dato nessuna risposta!

Quella partenza la intristì. Improvvisamente vide il cielo diventare nero dentro la sua stanza; la notte calò sulla rete del suo letto e dal tetto si prese il suo sonno e i suoi sogni. Il golfo del sonno, dove prima lei si adagiava e inerme si arrendeva come in una rada, ora di rado era sereno. Piuttosto era sovente increspato e così leggero da essere esposto ad ogni minimo soffio. Le orme dei giorni nel sonno divennero sogni, segni celati…

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