Dev’essere stato il Covid che m’ha depresso. Prima ero più brillante, scrivevo, leggevo, uscivo con gli amici. Ora duro fatica a fare tutto. Non è che mi lamento, mi poteva andare parecchio peggio. A Bruno, per esempio, è andata peggio. È stato anche in terapia intensiva. Ora sta meglio, ma non c’è niente da ridere, è stata una cosa seria. Anche se a me, quando lo guardo tutto stravolto in quel modo mi ci scapperebbe da ridere. Ma non posso, se la prenderebbe troppo. O forse no, lui lo sa che sono fatto così, a volte rido e altre volte piango, come quando guardi i film di Virzì.
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