1) Inviare altre armi all’Ucraina? Per fare cosa?
I rappresentanti del Governo ucraino non fanno altro che ripetere che vogliono respingere l’esercito russo fino al ripristino dell’integrità territoriale del loro Paese. Questo significa che le armi dei paesi occidentali non serviranno agli ucraini per difendersi ma per contrattaccare prolungando la guerra per un periodo indefinito. È questo che vogliamo?
2) Putin è come Hitler
Questa affermazione è pericolosa perché ammanta ogni nostro ragionamento di falsità. Nella guerra i buoni non sono tutti da una parte e i cattivi dall’altra. Le guerre non si combattono per motivi etici e ideali. Agli americani non interessa difendere la democrazia o la libertà ma piuttosto difendere i loro interessi in ogni parte del mondo; vi è una precisa linea di politica estera che afferma questo principio che è stata decisa molto tempo fa, basta andare a leggere qualche libro di storia. Se agli americani interessasse la democrazia l’avrebbero difesa in Cile, in Argentina, in Centro America, o anche in Arabia Saudita, in Egitto, in Turchia, ecc. Chiediamoci perché allora adesso hanno così a cuore l’Ucraina.
3) Il diritto internazionale
Quante volte è stato violato il diritto internazionale senza che l’Occidente alzasse un dito? Quante volte è stato proprio l’Occidente a violarlo? Gli ultimi esempi sono qui vicini: Libia, Palestina, Siria, Iraq, Afghanistan. Perché invece l’Ucraina è così interessante? È interessante perché quella che si sta combattendo sulla pelle del popolo ucraino e una guerra tra due superpotenze, tra due “imperialismi” o se questo termine vi disturba possiamo dire per la conquista di zone d’influenza.
4) Informazione e propaganda.
Avete mai sentito dire in un servizio giornalistico quanti sono i militari ucraini morti in guerra? Oppure denunciare un’atrocità compiuta da un militare o un paramilitare ucraino? O anche solo l’intervista di un ucraino in disaccordo con Zelensky? No. E il motivo è che l’informazione che ci arriva dall’Ucraina è parziale, è un’informazione di guerra, di supporto al paese dalla cui parte ci siamo schierati. Certo, è il Paese che è stato aggredito, ma non è questo il punto: il punto è la percezione che noi ci facciamo di questa guerra. I nostri giornalisti si spostano scortati dai militari ucraini e ciò che viene fatto loro vedere e sentire e solo ciò che i militari decidono di far sentire e vedere. Per esempio, perché non scrivono per dirci quale fine hanno fatto i milioni di ucraini che erano contro Zelensky? Anche questa sarebbe una notizia.
5) Guerra civile.
La guerra civile è tra le peggiori che esistano, ammesso che si possa fare una graduatoria. Ma allora non era meglio tenere i civili il più possibile fuori da questa guerra? Non servirsene, non incitarli a prendere le armi (e neppure a inviargliele), non identificare il popolo con l’esercito con slogan come quelli di Zelensky: “Il nostro popolo è diventato l’esercito”. Questo significa identificare i civili con i militari ed esporli a violenze ulteriori e rappresaglie.
Vorrei concludere dicendo che la guerra è uno schifo e va fermata il prima possibile; dopo ci sarà tutto il tempo per discutere su come risolvere le controversie di confini nazionali. Ogni giorno che passa aumentano odio e sofferenze. Occorre opporsi a tutti i tentativi che mirano a prolungare la guerra e ad allargare il conflitto. Questo non vuol dire stare dalla parte di Putin ma dalla parte del popolo ucraino, anzi dalla parte ci coloro che in questa guerra non hanno nessuna voce, di quelli che la guerra la subiscono e basta, i vecchi, i bambini, i malati, le persone indifese che loro malgrado non faranno mai parte di nessun esercito ma saranno sempre e solo le vittime della guerra. Di questa come di tutte le altre.