(Informazioni riprese da questo articolo di MATTEO MAZZIOTTI DI CELSO del 21/01/2022)
A partire dal 2014 Washington ha fornito all’Ucraina armi, addestramento delle forze armate e garanzie finanziarie per oltre 4,6 miliardi di dollari.
Washington ha trasferito in Ucraina veicoli terrestri multiruolo, tattici non armati, radar per la difesa contro aerea, visori notturni, sistemi di comunicazione satellitari e attrezzature per il supporto sanitario e missili anticarro Javelin, centinaia di addestratori e esercitazioni multinazionali e bilaterali a cui le forze statunitensi, dell’Unione Europea e della NATO hanno partecipato insieme a quelle ucraine.
L’amministrazione Trump autorizzò la fornitura di materiale militare letale all’Ucraina. A dicembre 2017 il presidente repubblicano diede per la prima volta il via libera alla vendita di 210 missili anticarro Javelin. Sebbene Washington avesse imposto a Kiev di non impiegare le armi in Ucraina orientale, le autorità russe, accusarono Washington di aver «superato il limite».
Trump incrementò il sostegno militare con una seconda tranche di 150 missili javelin e 16 vedette multiruolo Mark VI e pattugliatori classe Island, UAV non armati, veicoli ruotati Humvee e sistemi di comunicazione avanzati. In totale, alla fine del mandato di Trump, gli Stati Uniti avevano rifornito le forze ucraine di 1,5 miliardi di dollari di materiale militare.
Durante il mandato di Trump, gli Stati Uniti parteciparono a diverse esercitazioni NATO nell’Europa dell’est, anche nel mar Nero, con la presenza di truppe ucraine. Tra queste, una delle più rilevanti è sicuramente Rapid Trident, l’esercitazione annuale condotta dall’Alleanza Atlantica a cadenza annuale da ormai più di vent’anni sul territorio ucraino.
Biden ha incrementato la spesa in favore delle forze ucraine fino a 450 milioni di dollari. Per questi ulteriori finanziamenti ha fatto uso del drawdown, uno strumento che consente al Presidente di procedere con il trasferimento di materiali americani appartenenti a qualsiasi agenzia di Stato verso Paesi o organizzazioni internazionali che si trovino in uno stato di emergenza militare imprevista.
Accanto alla fornitura di materiale militare, poi, è continuato il supporto addestrativo fornito dalle truppe americane ai militari di Kiev. Oggi ad addestrare le forze ucraine sono presenti 150 uomini della Florida National Guard’s Task Force Gator, nell’ambito del Joint Multinational Training Group Ukraine, attivo dal 2015. Accanto ad essi, operano anche un numero imprecisato di operatori delle forze speciali dipendenti dallo Special Operations Command Europe.
E quindi?
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E quindi la guerra non è iniziata il 24 febbraio e non si combatte tra Russia e Ucraina. A volte occorrerebbe ascoltare le parole degli altri senza stravolgerle. Su Crimea, Donbass e Ucraina fuori dalla NATO di poteva e si doveva discutere e non dire che erano proposte irricevibili e gettare benzina sul fuoco. Forse di sarebbe evita la guerra. Oggi non dobbiamo fare il solito errore. Gli USA hanno minacciato la Cina per un accordo che ha fatto con le isole Salomon che non sono proprio a confine con loro. Le zone d’influenza non di cancellano da un giorno all’altro.
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Tra rifiutare una proposta, pur gettando benzina sul fuoco, e aggredire una nazione, c’è quella famosa distanza tra il dire e il fare.
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Certo, Putin è colpevole ma chi sono gli innocenti?
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I morti.
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Non sono d’accordo. I morti non divengono innocenti solo perché hanno perso la vita. Secondo me esistono degli innocenti (rispetto alla guerra) ma non li cercherei tra i cazzuti guerrieri di Azov o tra le giovani energiche militanti di Zelensky; li cercherei tra le persone che non hanno voce, che non vengono intervistate quasi mai, in quelli che non capiscono la differenza tra bombe russe o ucraine, inglesi o americane. Gli anziani, i malati, i bambini. A loro qualcuno ha forse chiesto se preferivano morire per la democrazia anziché trattare con Putin? Non credo. Io sento di dovergli dare voce perché se fossi stato là avrei voluto che qualcuno parlasse anche per me.
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Puoi sempre andare e arringare. Coraggio.
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Lo sto facendo…
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Bene!
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Ottimo articolo, grazie. Peccato che l’America non ci sia più
https://sergioferraiolo.com/2022/06/27/cera-una-volta-lamerica/
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Nel post ci sono ottime considerazioni, ma con le contraddizioni dell’America di oggi vai a sapere…
https://sergioferraiolo.com/2022/06/27/cera-una-volta-lamerica/
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