Qui arriva tutto dopo.
Anch’io, di solito, sono uno che arriva dopo.
A me Vasco piace adesso,
e non mi piaceva venti anni fa,
e anche Fabio Volo, forse,
mi piacerà, ma solo tra venti anni.
Sono ancora seduto a un tavolino rotondo
con una bottiglia di Cynar.
Nel frattempo, il logorio della vita moderna
è andato avanti. Mi avrà sicuramente doppiato.
Ma non ci posso fare nulla,
è una questione di velocità.
Quando arrivo arrivo, se è tardi pazienza.
Qui sto bene.
Mi godo ancora le elezioni di Saragat,
e tutta l’agitazione contemporanea
mi interessa il giusto.
Per ripigliare il mondo
mi ci vorrebbe la safety car.
Ma tanto non arriva.
E forse, è meglio di no.