Il cappello in testa

Siccome il tempo che uno scrittore passa senza scrivere è importante quanto quello che passa a scrivere – perché senza il primo non ci può essere neppure il secondo – c’è stato uno scrittore italiano famoso, che oltre a scrivere libri faceva anche molte altre cose, come ad esempio inventare collane famose di libri di fantascienza, il quale si era messo d’accordo con quelli che vivevano insieme a lui e gli aveva detto che quando aveva il cappello in testa lo lasciassero in pace perché stava lavorando, anche se era in giro per casa o fuori in giardino a passeggiare. Quando non aveva il cappello in testa, invece, potevano chiamarlo, chiedergli le cose, parlargli anche del più e del meno, del tempo o forse anche di una partita di calcio o del buco nell’ozono.

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