Noise flow (1)

Mi ero dimenticato di segnalare che il brano pubblicato è solo la prima parte del racconto.

Fabio Iozzi Iobiz

Photo by cottonbro on Pexels.com

Quando la crisi economica investì Sloth City, io avevo quasi trent’anni. Improvvisamente tutte le attività rallentarono fino quasi a fermarsi. Cattive notizie arrivavano ogni giorno dal mondo della finanza; tante fabbriche chiusero i cancelli e licenziarono operai e impiegati. Anch’io persi il lavoro senza riuscire a trovarne altri. Le borse iniziarono a fare l’altalena tutti i giorni e nessuno era capace di comprendere da chi fossero spinte e fino a quando e sino a dove sarebbero proseguite le loro oscillazioni. C’era chi diceva che dietro a quegli imprevedibili movimenti ci fosse qualche oscuro manovratore, altri accusavano i cinesi e altri ancora si dicevano certi che si trattasse dei russi. Ma c’era anche chi sosteneva che le borse avessero ormai imparato a spingersi da sole, su e giù sull’altalena, come fanno i bambini piccoli quando diventano un po’ più grandicelli e capiscono che possono star seduti…

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