Un fatto di (micro)cronaca 3

(Cronache dal diario segreto del professor Storti)

Mentre avanzo tra ricordi e pensieri ecco che un irrispettoso  automobilista occupa abusivamente un posto riservato, con evidenti segni giallo-orizzontali e apposito cartello verticale, alle necessità di parcheggio di disabili muniti di idoneo distintivo.

Un’anziana signora che assiste alla scena, sollecitata nei suoi più intimi e radicati istinti di giustizia, investe il guidatore irrispettoso invitandolo a rimuovere testé il mezzo e lasciare inoccupato lo spazio che ben si evidenziava essere destinato ad altri scopi.

L’automobilista, che una volta uscito dal proprio mezzo si rivela un distinto signore di mezza età preso da tutt’altri pensieri, si allontana senza neppure degnare l’anziana donna di uno sguardo. Al che, essa medesima scatta e chiede d’imperio l’intervento di un guardia giurata appollaiata all’ingresso di un’agenzia bancaria posta in fronte al suddetto parcheggio, invitando il paramilitare ad usare, se del caso, anche la grossa arma che pende appesa al suo cinturone, a modo dei bovari che invasero il lontano west americano nonché per molti anni a seguire anche molti cinema e televisioni nostrane.

(Continua)

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