Sulle rive dei fiumi sognano i poeti,
negli alvei gli ingegneri costruiscono campate
e sotto i ponti si accampano i barboni la notte
– ma non nei ponti fatti tra due dì di festa,
buoni solo per far vacanza ma non per dormirci sotto.
Sui ponti l’acqua ci cade sopra e ci corre sotto,
le persone, invece, ci corrono sottosopra
e, per fortuna, ci cadono raramente,
perché inciampano, o sono molto distratte
oppure sono colpite da improvvisi accidenti.
I treni e le auto, invece, passano
indifferentemente dove credono,
anche se credere, parlando di un treno
o ad un’auto, è una parola ingombrante
che sotto il ponte non sempre ci passa.
I ben passanti se la passano bene
e pensano e pescano nei loro ricordi
un’esca o una vecchia fantesca
della quale ricordano, forse sbagliandosi,
di essere stati in braccio da piccoli.
Pontaioli e contadini non hanno però mai visto
i…
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