
Il figlio di Costantino, quando il notaio gli spiegò che i debiti da pagare erano superiori al valore dell’azienda agraria, rinunciò all’eredità. Da allora tutto è in stato di abbandono: il bosco si è preso la rivincita e ha invaso i campi e le corti delle case.
Lo zio Costantino, che era proprietario di tutti i terreni della valle, in passato era stato processato per aver eseguito abusivamente dei tagli del bosco e c’era mancato poco che finisse in carcere; al penitenziario fu rinchiuso, invece, per una rissa con un tizio in paese. Questi fu portato all’ospedale con delle gravi lesioni e denunciò lo zio Costantino che fu arrestato. Prima di allora, gli era già accaduto di aver a che fare con la legge, ma se l’era sempre cavata senza troppe conseguenze.
Una volta lo avevano accusato di aver sepolto decine di pecore morte in…
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