Abbiamo tutti un blues da piangere (fine)

Fabio Iozzi Iobiz

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Già, tutto vero. «Ma Jean Jacques?» ho chiesto al mio amico.

«Lui, purtroppo, fu condannato a vedere anche il rovescio della medaglia. Era pazzamente innamorato di Angelica e lei corrispondeva con passione al suo sentimento. Tutti i giorni, pur non ricordando di essersi già conosciuti, tornavano inspiegabilmente a incontrarsi e a innamorarsi di nuovo. Questo prodigio andò avanti sino a quando Jean Jacques, una notte, completamente ubriaco e forse sotto l’effetto di una droga allucinogena, uccise Angelica colpendola con diverse coltellate per un motivo rimasto sconosciuto.

Lui adesso non ricorda; non ricorda più di averla uccisa e, ovviamente, non è stato punito poiché in quella isola felice nessuno poteva essere chiamato a rispondere di fatti dei quali non aveva più alcuna memoria. Ma ogni nuovo giorno Jean Jacques vive la sua condanna e si ritrova a innamorarsi di un sogno, un sogno che sente…

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