Facciate mute di palazzi,
incroci perfetti
di strade deserte,
balconi e finestre
brezza leggera
nelle chiome di alberi.
Anime minute
inseguite dal vento
flutti di strade sconnesse
ombre di marea notturna
parole segrete di pesci
annegati nella risacca.
Sulla spiaggia sabbia umida
piedi nudi
che rimorchiano la luna
ombre fredde
vento che frusta le onde
notte senza odori.
Pensieri inconcludenti
bandiere imbronciate
ruvidi teli
passaggi di aria nuda
respiri
dove ogni età è eternità.
Segreti nascosti
dietro finestre di ricordi
drammi, esistenza quotidiana
trasmigrata nella storia.
certezza che per morire
serve una vita intera.
Suoni scivolati nell’acqua
sabbie sigillate
rumore di arcobaleni
stazioni di speranza
di arrivi e partenze
mute e disabitate.
Il cammino poetico
è un temporale
che libera
l’energia racchiusa
nel prima
e nel dopo.
Vertigine e bisogno
ricerca di relazione
tra le cose
e tra me e le cose
fino al residuo fossile
della forza creatrice.
Pezzi d’ignoto
e cocci di vetro
disordinato presentarsi
del mondo tradotto
in linee
e superfici ordinate.
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