Ormai è chiaro che solo alcuni paesi possono rilasciare la patente di “Paese democratico DOC”. Fortunatamente noi siamo tra questi. In realtà, non sono ben chiari i criteri in base ai quali è possibile conseguire questo agognato status che mette al riparo dai bombardamenti NATO; i criteri purtroppo cambiano di volta in volta in base a circostanze sconosciute.
Non è molto chiaro neppure a quale titolo certi paesi possano rilasciare ad altri questo ambito attestato.
È piuttosto evidente che anche tra chi si erge a paladino della libertà e della democrazia, Italia compresa, non tutto corrisponde al perfetto identikit dello stato democratico DOC. C’è chi ha fatto notare che certe questioni irrisolte di mafia, corruzione, servizi segreti deviati oppure d neocolonialismo, sfruttamento dei paesi più poveri e indifesi, ingerenza negli affari interni di altri stati, razzismo, pena di morte, eccetera, non siano proprio ciò che servirebbe per atteggiarsi a paesi liberi e democratici.
Ma così va il mondo. L’importante è stare dalla parte giusta.
Chissà qual è quella giusta… io direi “quella più conveniente” non quella più logica scelta in assoluta autonomia e libertà.
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