È il momento dei NoPax. Giornalisti e politici interventisti sparano in continuazione dai loro salotti missili di parole contro tutti quelli che provano a esprimere dei dubbi sulla guerra in Ucraina.
Eppure, non si tratta di opinioni tese a negare agli ucraini il sacrosanto diritto di difendersi; no, il dubbio riguarda il modo con cui essi hanno scelto di difendersi. Non esiste solo la guerra e tutti lo sappiamo. Ci sono forme di resistenza passiva, di opposizione politica, di informazione, di pressioni internazionali e le stesse sanzioni economiche; magari occorre un po’ più di tempo, ma ci sono esempi che con queste “armi” si ottengono spesso risultati più importanti che non con i carri armati, e certamente con meno distruzione, morti, sofferenze e profughi. Poteva essere scelta una strada diversa? Certo, era una decisione che spettava agli ucraini, ma noi da che parte li abbiamo spinti?
Ma di questo, pare, non si possa parlare. Allora, il dubbio si accresce: sono gli ucraini o è la guerra a Putin che ci interessa veramente? Perché se ciò che ci interessa davvero è la guerra a Putin gli ucraini rischiano di essere vittime due volte.
È se ti dicessi che tutto questo interessamento non è proprio così veritiero? A noi interessa che non ci arrivino i missili in testa e che ci forniscano il gas … il resto è relativo… mangimi e olio di girasole inclusi.
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Forse ci interessa anche che non scoppi la Terza Guerra Mondiale
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Indubbiamente… è una gestione difficilissima stavolta. Abbiamo a che fare con uno che sa fare solo ritorsioni e minacce…
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Fabio… ho la sensazione che pensino che lo zar non arriverebbe mai a tanto … per questo se ci fai caso… ogni nazione sta anche un po’ sulle sue … a volte credo che certe sanzioni per molte nazioni siano state una forzatura accettarle … noi compresi.
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