I venditori di ombrelli(2)

Fabio Iozzi Iobiz

Photo by Matheus Natan on Pexels.com

Mario era sempre in giro per lavoro o per divertimento; spesso non riuscivo neppure a capire bene dove per finisse l’uno e iniziasse l’altro. Poi, però, a marzo di quel suo ultimo anno, incominciò a vedere le cose in modo diverso. Iniziò a dire che quando la sera rientrava a casa gli venivano in mente dei pensieri strani e malinconici.

Inizialmente questi attacchi di malinconia erano momentanei e duravano poco; una volta che se ne erano andati via tutto ritornava come prima. Raccontava anche di avere trovato un buon antidoto a quel malessere: quando si sentiva assalito da quel particolare malumore smetteva di fare ciò che stava facendo e concentrava il suo pensiero sull’immagine di una montagna; sì, proprio una grande montagna, con una parete verde ricoperta di prati senza alberi, con su una scritta fatta da tanti sassi bianchi, che diceva: «Non m’importa…

View original post 421 altre parole

2 pensieri su “I venditori di ombrelli(2)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...