21 marzo 2021
(Una breve introduzione/6)
Proseguendo nel mio faticoso tentativo di redigere una breve introduzione per il nuovo romanzo che tra qualche giorno inizierò a scrivere, mi è venuta in mente questa riflessione.
Ci sono scrittori famosi che, a volte, ci mettono solo le idee, e a scrivere per davvero i loro romanzi sono altre persone meno famose, o magari note solo a chi sa che sono quest’ultime a scrivere i libri per gli scrittori famosi; ma questa è una cosa che di solito sanno in pochi, se non in pochissimi.
E poi, gli scrittori famosi hanno spesso degli editor che gli dicono se quello che hanno scritto va bene oppure no; e cosa devono correggere o aggiungere. Così è tutto più facile.
Figurarsi che c’è stato uno scrittore che è diventato famoso perché scriveva racconti brevi e sintetici, e poi hanno scoperto che i racconti lui li scriveva lunghi, ma c’era un altro tizio che dopo glieli tagliava e li faceva diventare corti e sintetici.
Alla fine, secondo me, quello che serve è un lavoro di coppia, come quello di Lennon e McCartney, Battisti e Mogol o Pulici e Graziani; ecco, a me servirebbe uno in quel modo lì, uno che mi dicesse qui va bene, qui va male; così gli potrei far leggere intanto questa bozza di introduzione; e lui di sicuro mi direbbe che è troppo lunga, ma fin qui ci arrivo anche da solo; ma, magari mi direbbe anche qualche altra cosa, ed è lì che da solo non ci arrivo. (continua)
J. Iobiz

L’ha ripubblicato su J. Iobiz.
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