Mangiatori di salsicce

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#46

Mi ha raccontato oggi Massimo Valerio di un suo lontano parente, un incrocio tra un San Bernardo e un Pastore del Bernina, che vive in montagna e delle proteste del suo anziano proprietirio nei riguardi dei mangiatori di salsicce. Si lamenta perché lassù, ormai, i suddetti mangiatori di salsicce arrivano da ogni parte del mondo, e in un numero sempre maggiore.

In tempi passati, quei pochi che arrivavano, cucinavano le loro salsicce solo giù nella valle; ma poi si sono presto abituati a salire fino a duemila metri e anche più in alto, per mangiare salsicce anche lassù. Più tardi, legati tra di loro con funi e aiutandosi con dei chiodi piantati nella roccia, sono saliti a mangiare salsicce ancora più in alto, sino alla cima delle montagne.

Successivamente, hanno teso delle grandi corde di acciaio dalla valle sino alle vette più elevate, per trasportare con delle piccole casette colorate, fatte di vetro e di metallo, lassù in alto molte persone che arrivano ormai nella valle da ogni parte del mondo per poter mangiare salsicce tra i duemila e i tremila metri di quota.

Mangiare salsicce, è ovvio, deve essere senza dubbio un’attività molto piacevole e divertente, anche se per far andare giù tutto quel cibo occorrono grandi quantità di birra, bevanda che, infatti, è diventata con il passare del tempo piuttosto facile veder trasportare in alta quota all’interno delle casette colorate che corrono appese ai cavi di acciaio.

E per stare bene in montagna, oltre alla birra, pare che occorra anche un abbigliamento particolare, specialmente nei mesi invernali, quando ai mangiatori di salsicce, e anche ai loro figli, piace sciare nei tratti disboscati dei pendii, specialmente se esposti a nord, quando questi sono interamente ricoperti di neve; per questo motivo è facile riconoscere un mangiatore di salsicce durante la stagione invernale anche semplicemente osservando il suo abbigliamento, che è di solito dipinto con colori molto sgargianti.

Ma, secondo Franz, negli ultimi tempi, i mangiatori di salsicce, per la verità, stanno avendo i loro problemi: sono contrariati dal fatto che sono arrivati lassù dei nuovi custodi della montagna, dei ragazzi che si battono affinché le salsicce si possano  mangiare solo a valle, nei giorni dispari, a mesi alterni e prenotando con un congruo anticipo. E così, sembra che molti mangiatori di salsicce se ne stiano andando via a mangiare salsicce in qualche altra regione vicina; e la sera è facile sentire le loro imprecazioni contro i nuovi custodi di quelle montagne arrivare fino a lassù, insieme alle folate del vento Fohn.

Almeno questo è quello che dice Franz.

J. Iobiz

P.S. Per non creare equivoci, Massimo Valerio mi ha spiegato che il termine “mangiatori di salsicce” non ha niente a che vedere con l’appellativo dispregiativo con cui venivano in passato individuate le persone provenienti da un determinato paese dell’Europa centrale; nelle parole di Franz, questo nome è esteso a tutti quanti gli invasori delle sue montagne, senza alcuna distinzione.

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