Il blocco dello scrittore (e la domanda giusta)

Photo by Karolina Grabowska on Pexels.com

30 marzo 2021

#29

Finalmente lunedì ho iniziato a scrivere il romanzo, anzi a essere sincero sincero non ho cominciato questo lunedì, come volevo far credere, ma è due lunedì fa, cioè a essere sincero sincero il libro ho iniziato a scriverlo due settimane fa.

Però mi vergogno a dire che ho cominciato a scrivere il romanzo sedici giorni fa, perché praticamente non ho ancora scritto nulla. Lunedì, quello di due settimane, fa, ho scritto dieci pagine e martedì le ho buttate via tutt’e dieci; poi ne ho scritte altre dodici e il giorno dopo, che era mercoledì di due settimane fa, le ho buttate via tutte; ed è successa la stessa cosa i giorni successivi, che è inutile che stia qui a fare l’elenco preciso preciso, tanto non serve a niente e si capisce lo stesso.

Arrivato a martedì, che sarebbe oggi, mi sono fatto una domanda e provando a rispondermi, le domande sono diventate due, poi tre e poi quattro, che sarebbero queste, in ordine di come mi sono venute in mente:

1. Non è che per caso mi è venuto il blocco dello scrittore?

2. Non è che per caso era meglio se continuavo a leggere libri invece di ascoltare la televisione, che ora, dopo un mese che non leggo più i libri che leggevo prima e guardo la televisione, mi sembra di parlare un po’ con le parole di quelli che stanno sempre in televisione, e allora erano meglio le parole di quelli che scrivono i libri?

3. Non è che non riesco a scrivere perché, per fare delle storie che funzionano davvero, bisogna che ci siano almeno due persone che litigano tra di loro, per esempio, il buono e il cattivo, la guardia e il ladro, uno o una che tradisce il marito o la moglie, o un figlio contro un padre o una madre contro un figlio o almeno due persone che vogliano la solita cosa, che è una sola e non se ne trova un’altra uguale da nessuna parte? Oppure, se proprio si vuole risparmiare e si vuole essere minimalisti, ci si può mettere dentro la storia solamente una persona, ma questa però deve continuamente combattere contro se stessa o contro il suo Super Io? Perché se è così, per me è davvero un bel problema; a me i conflitti non piacciono per niente, non piace vedere persone che si combattono, e nemmeno che combattono contro se stesse, che a volte è anche peggio.

4. Non è che non riesco a scrivere nulla perché, molto più semplicemente, non sono uno scrittore?

Dopo che mi sono fatto queste domande, sono rimasto un po’ di tempo a riflettere, e ho deciso che la domanda buona era la numero uno. Allora mi sono concentrato sulla risposta alla domanda numero uno e ho trovato, girando su Internet, una cosa scritta da uno scrittore sul suo blog che riguarda la paura della pagina e come riuscire a superare il blocco dello scrittore. Però questo lo devo scrivere più tardi perché adesso non ho il tempo per farlo.

J. Iobiz

Un pensiero su “Il blocco dello scrittore (e la domanda giusta)

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...